Come sempre, la Premier non tradisce mai. Nemmeno nell'ultimo giorno di mercato. Dove il campionato più forte e più ricco regala raffiche di colpi. E da capogiro. Scintille e botta a risposta sull'asse ferroviario tra Londra e Manchester.
Protagonista il nuovo Chelsea americano, addirittura più ricco dell'era Abramovich. Alla fine Enzo Fernandez fu: tirata per le lunghe dal Benfica? No problem, all'ultimo respiro, con quella liquidità lì, liquidità che sta cambiando canoni del calcio internazionale, pagata l'intera clausola rescissoria, sganciati altri 120 milioni, dopo quel centone partito direzione Shakhtar per Mudryk. Enzo diventa dunque l'acquisto più pagato in assoluto della storia della Premier League. Da comprendere ancora, momenti di tensioni anche stamani, se burocraticamente tutto è andato come dovuto per la partenza di Ziyech direzione PSG, elemento ormai notoriamente fuori dai piani dei Blues.
Da Parigi, direzione Premier, parte Navas, ormai riserva storica di Donnarumma: sposa il Forest. Quel Forest che deve far pensare alla stessa liquidità e ambizioni di chi, nell'NBA, parla economicamente lingua diversa anche quando lotta per la salvezza: 50 milioni quelli spesi dal Bournemouth, Traorè del Sassuolo su tutti.
Chi attraversa Londra e Tamigi è Jorginho, che va ad arricchire il puzzle dei calciatori passati tra Chelsea e Arsenal: vola dai Gunners di Arteta, opzione e carta in più per sognare la Premier, suo ex pupillo da anni e anni. Niente Chelsea o Arsenal per Moises Caicedo, che resterà a Brighton fino a fine stagione. Richieste esorbitanti, non avrebbero potuto vender pure lui, dopo aver perso Trossard e Bissouma nelle ultime due sessioni estiva e dunque invernale.
Risponde il Tottenham, che finalmente, dopo giorni infiniti di grane burocratiche, risolve la questione Pedro Porro, sperando di sistemare una volta per tutte il fluidificante di destra. Arrivato Pedro Porro: prestito con obbligo, pagati in tutto i 45 milioni richiesti storicamente dallo Sporting Lisbona. Parte quindi Doherty, che va all'Atletico Madrid. Così come Spence, direzione Rennes, a crescere. Resta Emerson Royal, ormai vice Pedro Porro stesso.
A Londra attivissimo pure il Fulham, che dopo aver chiuso Lukic dal Torino e Duffy dal Brighton riesce a risolvere grane e pendenze pure sul fronte Cedric Soares: l'ex esperto fluidificante di Inter e Saints saluta l'Arsenal e scende nell'ovest di Londra. Più a sud, sempre nella capitale, fermo il Palace, che trattiene Zaha fino a fine stagione nonostante contratto in scadenza di quello che resta il calciatore più rappresentativo delle aquile di Vieira. A proposito di Saints, colpo in attacco per l'ultima della classe: preso Sulemana dal Rennes, spesa record del club, 25 milioni spediti in Francia.
Se Manchester sponda City resta tranquilla e come noto da 48 ore sorprendentemente ha lasciato partire Joao Cancelo direzione Bayern, ai botti delle londinesi replica il Manchester United, che prende proprio dal Bayern in prestito con diritto di riscatto Marcel Sabitzer, capitano austriaco, tuttocampista, esploso a Lipsia e chiuso in Baviera. Sabitzer offre caratteristiche differenti e necessarie al centrocampo di Ten Hag: ecco perchè può diventare l'ennesima pedina preziosa.
Niente da fare invece per il Liverpool, sessione di mercato che rispecchia l'annata di transizione vissuta dalle parti di Anfield: non è arrivato il centrocampista necessario per cambiare le dinamiche, ma l'appuntamento con Bellingham sembra esser soltanto rimandato. A giugno.