Mondiali 2022. E se stessimo sottovalutando il Brasile?

di Matteo Corona

Il Mondiale si avvicina, ed anche se sarà una competizione differente per il periodo in cui si gioca e per i fatti drammatici che accompagnano fin dall'inizio l'organizzazione in Qatar, una Nazionale entrerà ugualmente nella storia. Giustamente, uno dei team più gettonati, è la Francia, attuale Campione del Mondo, in quanto pur non potendo contare sulla classe di Pogba e sul tuttocampista Kante, il talento in ogni zona del campo è di livello straordinario. Tanti si augurano la super finale Messi vs Ronaldo, Argentina vs Portogallo, altri indicano l'Inghilterra, nonostante alcune problematiche, poiché nel pieno della stagione i giocatori della Premier League hanno uno stato di forma invidiabile. 

La domanda è la seguente: e se stessimo sottovalutando il Brasile di cui non se parla un granché?

La nazionale verdeoro ha due tra i migliori portieri al mondo che militano in due club tra i più forti, Alisson ed Ederson, con il primo che dovrebbe essere titolare. Avere un secondo portiere di caratura internazionale è comunque un valore aggiunto, anche perché se dovesse servire, come è accaduto in varie circostanze in queste competizioni, l'affidabilità è garantita. In difesa Militao e Marquinhos stanno offrendo prestazioni di assoluto spessore da anni. Il calciatore del Real Madrid, contro ogni pronostico, lo scorso anno è stato decisivo nella scoppiettante Champions League vinta, mentre il giocatore del PSG ha acquisito uno status da leader incredibile. Va aggiunto inoltre che l'ex Roma è stato spesso prezioso in zona gol, anche nelle grandi sfide, tassello fondamentale vista la necessità di reti da palla inattiva quando le gare sono bloccate. Thiago Silva pur avendo una certa età può veramente essere quella personalità di saggezza di cui necessità la rosa di Tite. Thiago ha infatti passato momenti difficili calcisticamente parlando col Brasile: il 7-1 subito dalla Germania nel Mondiale in casa, sconfitta amara nell'ultimo Mondiale col Belgio. Insomma, la carica e i consigli di chi conosce in ogni suo angolo sfumature e ostacoli di questo torneo saranno essenziali anche dalla panchina. C'è poi Bremer, dotato di una fisicità maestosa, che anche in corso d'opera seppur sia un difensore centrale può portare quella linfa in più. Probabilmente sugli esterni difensivi la Selecao è dove latita maggiormente, ma sarà comunque utile l'equilibrio di gente come Danilo vista l'offensività stellare della squadra. A centrocampo, poi, uno dei giocatori più forti al mondo nel suo ruolo, ovvero Casemiro, sarà accompagnato dal "jolly" Paqueta, quell'individualità che può trasmettere la giusta imprevedibilità alla zona nevralgica che potrà contare anche su un certo Fabinho. Insomma, il Brasile sarà più abbottonato - almeno nei nomi - rispetto alle ultime due partecipazioni ai Mondiali, ma questo potrebbe essere un fattore più che positivo vista l'enorme quantità di giocatori che riempono il settore attaccanti. Partiamo da Neymar, il simbolo del Brasile. E se fosse proprio lui a prendersi la scena a Qatar 2022? Si parla tanto di Messi e Ronaldo, ma non scordiamoci che anche per una questione anagrafica questa potrebbe essere l'ultimo Mondiale di O'Ney in cui possa far esplodere tutto il suo potenziale e la sua classe. Nel 2014 il numero dieci verdeoro era incontenibile, e sembrava veramente toccare l'apice, ma poi quel terribile infortunio vs la Colombia per l'entrata di Zuniga, interruppe Neymar sul più bello. Nel 2018 partì in maniera positiva, ma col Belgio non riuscì a ruggire ed il Brasile fu eliminato ai quarti di finale. I colpi di classe ed una maggiore maturità potrebbero realmente innalzare Neymar tra la cerchia dei più grandi di sempre se la sua genialità si concretizzasse e il Brasile arrivasse a vincere il trofeo più ambito. C'è poi Vinicius, match winner dell'ultima Champions, ma anche Rodrygo, decisivo nella cavalcata del Madrid. I due blancos hanno dimostrato di incidere ed essere decisivi contro le più grandi difese in circolazione, ma soprattutto hanno dimostrato che la loro qualità non si manifesta solo in occasioni poco probanti ma maggiormente quando la posta in palio è massima. La prima punta sarà Gabriel Jesus, mosso da un sentimento di riscatto dopo l'addio di Guardiola e del City: all'Arsenal, prima in Premier, sta sfornando grandi prestazioni, e la sua posizione potrebbe essere il trampolino di lancio per i nomi fatti prima. Non scordiamoci di Richarlison e Antony, tasselli che in partita in corso possono spostare gli equilibri. Le pressioni ci sono e saranno sempre massime per il Brasile ai Mondiali, ma considerate le delusioni alle ultime manifestazioni, il fatto di avere leggermente meno i fari puntati addosso, potrebbe essere un fattore positivo?

 

 I convocati di Tite

  • PORTIERI: Alisson (Liverpool), Ederson (Manchester City), Weverton (Palmeiras)
  • DIFENSORI: Alex Sandro (Juventus), Alex Telles (Siviglia), Bremer (Juventus), Dani Alves (Pumas), Danilo (Juventus), Marquinhos (Paris Saint Germain), Militao (Real Madrid), Thiago Silva (Chelsea)
  • CENTROCAMPISTI: Bruno Guimaraes (Newcastle), Casemiro (Manchester United), Everton Ribeiro (Flamengo), Fabinho (Liverpool), Fred (Manchester United), Paqueta (West Ham)
  • ATTACCANTI: Antony (Manchester United), Gabriel Jesus (Arsenal), Martinelli (Arsenal), Neymar (Paris Saint Germain), Pedro (Flamengo), Raphinha (Barcellona), Richarlison (Tottenham), Rodrygo (Real Madrid), Vinicius (Real Madrid)

 

 

Il calendario del Brasile

  • Brasile-Serbia, giovedì 24 novembre ore 20;
  • Brasile-Svizzera, lunedì 28 novembre ore 17;
  • Camerun-Brasile, venerdì 2 dicembre ore 20.