Bilancio dell'ultimo giorno: Roma-Smalling, fiu! Male Milan: niente centrale. Napoli: restano sia Llorente che Milik, quante prime punte sul groppone!

Alla fine Chris Smalling fu. La trattativa più lunga, stremante, estenuante dell'estate s'è conclusa col lieto fine. Dopo un thriller megagalattico. Ma riavvolgiamo il nastro: nel pomeriggio sembrava sfumata, poi nell'ultima ora l'affondo decisivo, 20 milioni tra parte fissa e bonus facilissimi da raggiungere e tutti vissero felici e contenti. Le firme entro le 20, poi qualche problemino emerso, e allora altro thriller. Alla fine controllo totale e tutto giusto, alle 22 l'annuncio del Man United. Clamoroso, veramente. Ma alla fine, con un sospiro di sollievo grosso come una casa, il lieto fine ad una delle telenovele più grosse dell'estate. D'altronde tutte le parti volevano chiuderla, tutte. E così, è stato. 

Malissimo il Milan. Dalot non era priorità, ma è partito Laxalt, numericamente in caso di assenza di Theo, Calabria può andare a sinistra. Al centro serviva però un centrale: urgeva, un centrale. Il sogno Rudiger sfumato, le pretese Kabak troppo alte sfumato pure lui, Milan che senza alternative ha provato alla disperata per portare a casa Pezzella. La richiesta: prestito con obbligo, sorprendentemente respinta dal Milan. Errore da matita blu. Non possono bastare Kjaer e Romagnoli, Musacchio non è pronto, Gabbia e Duarte restano Gabbia e Duarte. 

La Juve resta con Morata e prende Chiesa, sarebbe forse servita una boa alla Giroud. All'Inter pure manca un esterno mancino, niente Alonso ne Palmieri. Alla fine non arriva nemmeno Moses, Asamoah ha rescisso per problemi fisici che purtroppo stanno rovinando l'età adulta della sua carriera. 

Clamoroso pure a Napoli, dove restano tutte prime punte: pure Milik, che dopo Roma e Juve ha detto no a tutti, aspettando scadenza, o quantomeno gennaio. Stesso destino per Llorente, nonostante la chiamata persuasiva di Ranieri: sta bene a Napoli, ingaggio importante, all'alba del tramonto, ha sperato fino in fondo nel Bilbao pista che però non s'è concretizzata. Ha respinto dunque Spezia, Bologna e Samp. Resteranno ai margini, a Castel Volturno, sia lui che Milik.