Vento in poppa e grande stile: divorato pure il Cagliari, il Milan chiude in bellezza

SAN SIRO

Squadra giovane, bella, aggressiva, dinamica. Luci a San Siro ancora una volta tutte rossonere: il Milan demolisce 3-0 il Cagliari di Zenga e chiude in bellezza una stagione finita alla grande. Post Covid Milan sontuoso: squadra vera, che sta bene, ha fame, entra in campo e domina a testa alta. E forse è proprio dinamismo e ritmi l'arma di forza di questo Milan, da capire se prossimo anno quando verranno meno la squadra saprà in eguale modo portare a casa risultati positivi. Ma ci sarà tempo per fare valutazioni di questo tipo: è bene sottolineare e tessere le lodi di una squadra che ha saputo rinascere dalle proprie ceneri e costruire qualcosa di finalmente importante per il futuro. Le premesse ci sono tutte.

LA GARA Milan in scioltezza e dominante subito dalle prime battute. Ai rossoneri riesce tutto, ai sardi già salvi ben poco, colpiti tra l'altro da assenze importanti. Non c'è Rebic, a sinistra spazio per Leao, che cerca continuità dopo Genova. Poca pressione e allora Rafa non delude: propizia il palo che porta l'autogol di Klavan, inventa un'acrobazia che bacia la traversa ma finisce fuori. Ibra sbaglia rigore, ma nella ripresa chiude i conti con un fendente di mezzo esterno che distrugge le ragnatele del sette di Cragno. Cagliari aperto, Castillejo 3-0 e accademia. Spazio per Maldini, debutto per Brescianini. Condizioni perfette per lanciare la linea verde a fine campionato. Il Milan chiude così, saranno preliminari, ma pur sempre europei. E almeno lì il Milan deve stare.