C'è ancora distanza, ma si tratta, ad oltranza. Il Tottenham non molla Skriniar, anzi, rilancia. C'è distanza sulla valutazione, appresa e compresa dal viaggio in Italia di Steven Hitchen, braccio destro di patron Levy, sbarcato a Milano settimana scorsa per abbracciare Ausilio, mesi dopo l'estenuante trattativa Eriksen. Premessa: discordanza in casa nerazzurra, perchè Ausilio sostiene quanto e come Skriniar non sia sul mercato una volta già partito Godin, Conte a 3 invece non lo fa giocare nemmeno senza De Vrji. E sabato s'è sofferto, eccome. Un calciatore che resta in panchina nonostante tutte queste assenze vuol dire che può partire, eccome. Poi a Conte non piace, altra discrepanza appunto con Ausilio, nonostante apparenti sorrisoni e strette di mano. Il fatto è che sussiste però ancora distanza di valutazione col Tottenham, che non vuole andare oltre i 30/35, mentre l'Inter che partiva da 60 chiaramente sotto i 50 non vuole scendere. Impossibile prestito con diritto, opzione decisamente più plausibile un prestito con obbligo e pagamento dilazionato, ma gli Spurs devono alzare l'offerta, eccome. A quel punto l'Inter andrebbe su Maksimovic (che ha già giocato a Torino come interno destro dei 3), perchè a Napoli con ogni probabilità resterà come detto stamani Koulibaly. Trattativa possibile per i buoni rapporti tra le società, e Gattuso ambisce a rinforzare la mediana: a Giuntoli interessa Vecino.
Colpo in entrata per la Lazio che trova altresì la prima alternativa a Milinkovic e Luis Alberto: pronto Andreas Pereira dal Man United, l'ex Valencia a caccia di rilancio ormai dimenticato da Solskjaer. United aperto al prestito, anche con diritto di riscatto: società a colloquio, contatti sempre più fitti, trapela grande ottimismo.
A genova stamani è arrivato Keita: prestito con diritto, come detto, manca solo la seconda parte delle visite mediche. Ranieri ottiene l'asso che sognava.
