Moise Kean, troppa panchina all'Everton! E il padre strizza l'occhio alla Roma

Non era esattamente questo il modo in cui Moise Kean si aspettava di spiccare il volo. Un'offerta importante dalla Premier, 30 milioni più bonus la motivazione giusta bianconera per lasciarlo partire, la nuova avventura in un Everton pregno di giovani da lanciare. Invece una squadra in grande difficoltà, un allenatore che non riesce a trovare la quadra del cerchio, un ragazzo che continua puntualmente a partire dalla panchina chiuso dall'altro asso, quello brasiliano, nettamente più quotato, Richarlison. 

ROMA E allora Moise Kean valuta l'addio già a gennaio. Un classe 2000 freme, si logora, vuole giocare. Ha bisogno del campo come le piante necessitano della luce solare per la fotosintesi. E adesso vuole tornare in Italia, magari in prestito, per giocare. Scattato l'interesse della Roma di Petrachi, che se si dovessero verificare le condizioni per un prestito senza necessario obbligo, allora quella capitolina rappresenterebbe sì una pista caldissima. Anche perchè Fonseca ama i giovani, ha bisogno di un'altra mezzapunta, l'amico Zaniolo lo invocherebbe a gran voce. 

IL PADRE Gli fa eco il papà, il signor Kean, che senza mezzi termini attacca Raiola: "Nemmeno conosco Mino, lo ha fatto andare all'Everton, dove mio figlio non è felice. Spero possa tornare in Italia, magari a Roma, dal suo amico Zaniolo. Non lo sento felice e questo mi preoccupa, ha bisogno di ritrovare il suo calcio".