Il valore aggiunto, Atalanta: Il Maestro e MagnifIlicic

di Matteo Corona

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In questo momento delicato e particolare, la redazione di www.footballstation.it si attiene rigorosamente alle indicazioni e alle disposizioni del governo, al fine di combattere e limitare il Coronavirus. Unirci e compattarci come una vera squadra e rispettare le regole significa aiutarci, ogni componente è fondamentale e deve fare il suo per risolvere il problema. Per tenerci compagnia, come fonte di intrattenimento, senza distogliere l’attenzione dall’emergenza attuale,  inizia oggi la rubrica “Il valore aggiunto” che analizzerà  la personalità - che si è distinta in maniera significativa - di ogni squadra della nostra Serie A. Seguendo l’ordine alfabetico, partiamo dall’Atalanta.

Il maestro e MagnifIlicic

Gian Piero Gasperini è il direttore d’orchestra, il maestro di una classe meravigliosa. L’approdo ai quarti di finale di Champions League è il giusto riconoscimento delle idee geniali ed innovative del tecnico. La Dea ha un modo unico e spumeggiante nell’affrontare le partite: marcatura a uomo micidiale, pressing asfissiante, elaborato lavoro sugli esterni, trequarti in continuo movimento supportata da una zona nevralgica dinamica, zona offensiva imprevedibile. Non solo, tutti questi aspetti sono strettamente collegati tra loro. Prendiamo, ad esempio, i compiti assegnati alle corsie. Spesso, quando gli orobici si versano nella metà campo avversaria, l’azione finale culmina con una giocata: l’esterno di destra fornisce l’assist per quello di sinistra, o viceversa. Un aspetto fantastico, incredibile. Chiedere a Robin Gosens, manifesto di quanto appena scritto. Oltre a Gomez, un altro pilastro del lavoro elegante del Gasp, è Josip Ilicic. Lo sloveno, spesso criticato perché discontinuo, con il poker di ieri è entrato nella storia. In questa stagione, aldilà dei numeri, sta avendo maggior costanza. Un genio calcistico, un talento incredibile che, quando s’accende, illumina immensamente tutto quel che tocca e tutte le giocate che disegna. Il valore aggiunto per continuare a sognare e a non porsi limiti. Ci sono poi migliaia di punti da vagliare per cercare di capire l’atteggiamento vincente della Dea. Ci sentiamo di affermare che, il progetto Atalanta, non conosce limiti. Perché? Ve lo spieghiamo con alcune domande.

Quanti di voi immaginavano - qualche stagione fa - una crescita esponenziale dei bergamaschi?

Chi avrebbe mai immaginato un modo di giocare così moderno che mette timore a tutte le compagini?

Lo scorso anno, dopo l’eliminazione dall’Europa League e l’inizio di campionato non brillante, avreste mai immaginato la qualificazione in Champions? Ed il passaggio dei gironi nonostante il cammino iniziale?

Le risposte, nella maggior parte dei casi, non sono positive. Uno dei preziosi segreti? Gasperini, il visionario. Quando un allenatore incide così tanto su una squadra è ammirevole “Giocare con l’Atalanta è come andare dal dentista”, ha dichiarato un certo Pep Guardiola. E chissà se un giorno vedremo Gasp su una panchina tricolore…