Roma, il futuro è da decifrare ma ora serve carattere e senso d'appartenenza per il rush finale

di Matteo Corona

In attesa di capire gli scenari futuri, relativi soprattutto all'eventuale cambio di proprietà e a possibili cambiamenti per quanto riguarda i ruoli dirigenziali, la Roma continua a lavorare assiduamente sul campo al fine di concludere nel miglior modo possibile una stagione che ha ancora tanto se non tantissimo da dire. Innanzitutto non va assolutamente persa la speranza per la quarta posizione in classifica, occupata attualmente dall'Atalanta. I giallorossi hanno tre punti in meno rispetto alla Dea, tra l'altro con una partita in più, ma dopo un lungo periodo di inattività non sono esclusi colpi di scena. Ecco, perché, sarà fondamentale mantenere e consolidare nervi saldi e pragmatismo: in caso di fisiologici cali fisici, lucidità e concretezza saranno necessarie come il pane. Da ricordare, inoltre, l'ottavo di finale di Europa League contro il Siviglia, che si giocherà in campo neutro in Germania. Insomma, a poco più di una settimana dalla ripresa della Serie A, per i capitolini - nello specifico il 24 giugno all'Olimpico contro la Sampdoria di Claudio Ranieri - sarà essenziale metter da parte le vicende societarie e focalizzarsi esclusivamente sul giudice più importante: il rettangolo verde.

Dodici partite alla fine del campionato, match dove si dovranno fronteggiare Milan e Napoli ed Inter - le prime due in trasferta -. Da non dimenticare nemmeno l'ultima giornata, dove i lupi sfideranno la Juventus all'Allianz Stadium, un incontro che potrebbe essere decisivo per la vittoria dello Scudetto. In tal senso, è ovvio che il recupero di Nicolò Zaniolo sarà da considerarsi prezioso e utile, il calciatore che è più in grado di infiammare i tifosi. Ci si giocherà tanto, e lo si è capito. Alcuni giocatori dovranno dimostrare quel qualcosa in più se vorranno proseguire il loro cammino nella Capitale, a maggior ragione quelli in bilico tra prestiti e diritti di riscatto. Il primo anno di Fonseca alla Roma ha senza alcuna ombra di dubbio capitoli brillanti, capitoli che potranno diventare ancor più luccicanti nel caso venissero raggiunti traguardi notevoli, senza dimenticare - oltre ogni tipo di discorso - che la prima cosa è la maglia, e proprio per questo il senso d'appartenenza deve essere significativo, da parte di tutti. La Roma merita posizioni di un certo livello per la storia, per la tradizione ma soprattuto per la sua gente.