Effetto Mou: riparte il Tottenham, sbancato l'Olimpico di Londra

Effetto Mou. Compattezza, quadratura del cerchio e ripartenze letali, il Tottenham riavvia la sua stagione con una vittoria pesantissima, quella all'Olimpico nel derby col West Ham. 3-2 per gli Spurs, punteggio che potrebbe ingannare. Spurs avanti 3-0: dopo un buon primo tempo di trame frizzanti e squadra sul pezzo, Son e Lucas stordiscono la difesa degli Hammers. Nella ripresa chiude tutto Harry Kane, che fredda definitivamente l'Olimpico con un'imperiosa incornata sul cross di un ottimo Aurier. Nel finale si sveglia il West Ham che rimonta ma non basta: Mou va via col bottino, adesso Pellegrini rischia il posto, potenziale seconda vittima dello Special One nel giro di 72 ore. Mou si prende i primi tre punti a casa Martelli, così come Poch ormai 5 anni e mezzo fa, storia nella storia, ragnatela di un club straordinario come il Tottenham Hotspur. 

LA QUADRA TATTICA Parliamoci chiaro, niente bacchetta magica. Pochettino fece faville, abbiamo visto molto di tutto ciò, anche di meglio. Ma bravo Mourinho: 4231, sistema da sempre perfetto per gli Spurs. Squadra più bassa, difesa a 4 con Davies terzo centrale per far spingere più Sergie Aurier, tornato ai vecchi fasti e forse, stavolta sì, al centro del progetto. Anche Dier tornato smagliante davanti alla difesa, al suo fianco blocco Uk con Winks: stupisce Sissoko in panca. Davanti, in attesa di capire cosa Eriksen voglia far del suo futuro, Lucas Alli Son dietro Kane: frizzanti, temibili, motivati. Manca l'artista ma belle trame, va detto. Gli elementi, gli interpreti perfetti per le ripartenze letali tante care ai dogmi tattici di Jose. 

HAMMERS A PICCO Si sveglia troppo tardi il West Ham, che nel finale trova prima il gol con Antonio, poi in mischia con Ogbonna, ma non cambia le sorti del match. Troppo tardi. Malissimo Pellegrini a cadere nel tranello contropiedista di Mou: Tottenham più compatto, più cattivo. Mancano punti eccome a Manuel, che adesso rischia il posto, vista una classifica che vede gli Hammers ad un passo dalla zona retrocessione. La reazione nel finale fa ben sperare, ma è troppo poco. Dopo un buon primo anno di rodaggio a Pellegrini si richiedeva di lottare per l'Europa, ma complice un mercato sopravvalutato il ragioniere ha faticato ad imporsi. Felipe Anderson, una prima donna ombra di se stessa. Haller, ancora troppo acerbo. Serve più compattezza e più maturità in fase difensiva, così come maggior accompagnamento alla fase offensiva.