"State a casa e vedete la Bundesliga". La tocca piano Jose Mourinho, nel meeting in videoconferenza con gli altri manager della Premier League. Chiaramente in Inghilterra il numero dei contagi e purtroppo delle vittime è più alto di paesi come Italia e Spagna, ma anche lì siamo arrivati ai giorni decisivi per capire se la Premier ripartirà o meno. L'emandamento del governo britannico ha stabilito il divieto di eventi culturali o manifestazioni sportive soggette a diritti tv fino a fine maggio, nonostante le chiare ed eventuali porte chiuse. Per questo a giugno o mai più. E si deve decidedere adesso.
Mourinho scalda i motori. Ha voglia di riprendere, una voglia matta. E' la sua passione, la sua vita. Non è questa la giusta sede per commentare se sia giusto o sbagliato il suo atteggiamento. Ma certamente non è uno sprovveduto ne tantomeno un insensibile, per questo si presume che anche lui spinga per riprendere quando tutte le condizioni di sicurezza saranno garantite. Condizione necessaria, assolutamente. E sulla sua linea Jurgen Klopp e Carlo Ancelotti.
"Se non volete tornare a giocare, state a casa e restate a vedere la Bundes" spara Mourinho i tecnici che sembrano restii a tornare a giocare. "Non appena le condizioni di sicurezza lo consentiranno, è importante tornare ad allenarsi per preparare al meglio il ritorno in campo. Non vedo l'ora di tornare ad allenare i miei calciatori di cui, personalmente, solo assolutamente orgoglioso di come si son tenuti in attività durante questa quarantena forzata. Tutti i calciatori si sono assunti le loro responsabilità lavorando duramente dentro casa, in condizioni tutt'altro che ideali, mostrando grande professionalità. Ora, non appena sarà possibile, ci sono dei campi d'allenamento meravigliosi: torniamoli a sfruttare! Attendiamo solo le direttive del governo".
