Premier, che finale! Senza sosta: corse Champions e salvezza, tutto aperto!

Senza sosta: altro giro, altra corsa. Nemmeno il tempo di digerire la sontuosa ondata dell'infrasettimanale che pronti via stasera s'avvia uno dei weekend più scottanti e decisivi dell'anno: penultima giornata, verdetti che scottano, addirittura due semifinali di Coppa D'Inghilterra tra 4 delle storiche big d'oltremanica. Domani Man City - Arsenal, City galvanizzato dalla sentenza del CAS di Losanna, dall'altra parte i Gunners che distrutti da Tottenham e da un'annata più desolante addirittura di tutte le ultime punteranno sulla magia della FA Cup, perchè tutti possono sognare e nessun verdetto è mai scontato. Domenica sarà invece la volta di United-Chelsea, due delle tre che dopo la rivoluzionante sentenza Man City sono in corsa per terzo e quarto posto Champions, assieme al Leicester. Lampard sogna il primo trofeo in maglia Blues, in palio la finale, ma davanti a loro occhio al Man United, strepitoso post Covid.

ARMONIA UNITED Armonia e bel football, giovani straordinari, Pogba rimotivato, chissà se queste premesse saranno abbastanza però per strappare ad una tra Chelsea e Leicester il quarto posto. Perchè sono in 3 in 2 punti: Chelsea 63, Leicester e United 62. Differenza reti tutta a favore Foxes, purtroppo per Solskjaer: +31 vs +26. E sono i 9 gol che la banda Rodgers rifilò in pieno autunno a far la differenza eccome, in questo momento. Perchè la Premier insegna che proprio non fermarsi e giocare sempre al massimo è sintomo di rispetto, d'eleganza: a punteggio largo, fermarsi, da quelle parti, costituirebbe addirittura la vera e propria mancanza di rispetto, significherebbe infatti schernire e deprezzare l'avversario.

CORSA CHAMPIONS Chelsea terzo, di misura sul Norwich già retrocesso, gara più complicata del previsto perchè da quelle parti proprio no, non demordono e vendono sempre cara la pelle, sempre e comunque. E a scardinare chi si chiude roccioso è sempre lui, Oliver Giroud, nonostante Lampard ad inizio anno non lo vedesse proprio: è rimasto, bloccato dai Blues, nonostante le richieste fossero molte. Alla fine, in primavera, è sempre lui a sigillare gol pesanti. Nonostante Abraham un elemento così è sempre meglio tenerselo, se comprendi che ambizioni vanno raggiunte con sostanza e statistiche: bravo Chelsea, bravo Olivier.

EUROPA LEAGUE In scia, come detto, United e Leicester, che ieri hanno rispettato i pronostici battendo rispettavamente Palace e Sheffield. Indolore la sconfitta del Palace, saldo e sereno a metà classifica; più dolorosa quelle della lame, adesso ottave, contro scavalcate dal Tottenham nella piccola grande corsa alla prossima Europa League. Ed è proprio al Tottenham del buon vecchio Jose Mourinho che il Man United s'appellerà per coronare quel sogno chiamato ritorno in Champions: domenica Tottenham-Leicester, mai una partita e rivalità banale. Spurs in salute, finalmente ciel sereno per Mou, 10 punti in 4 gare e derby vinto con l'Arsenal: solito predominio a Londra Nord, che da quelle parti non fa mai male. Tottenham al momento settimo, ad un punto dai Wolves, fermati 1-1 in extremis a Burnley, avversario sempre serio, tosto, sul pezzo. Anche lì in palio la prossima Europa League: Wolves 56, Tottenham 55, Sheffield 54. E per come s'era messa, specialmente vista l'annata straordinaria e la vittoria nello scontro diretto con gli Spurs di solo qualche settimana fa, sarebbe una delusione bella grossa per le lame di Chris Wilder. 

BRIVIDI SALVEZZA Tranquillo a metà classifica l'Everton di Carlo Ancelotti, che ieri ha forse sancito la retrocessione del Villa, squadra che ha investito 140 milioni stile Fulham per una serie enorme di calciatori sopravvalutati. Stasera West Ham - Watford, un pareggio a testa non servirebbe, non farebbe altro che permettere a Bournemouth e Villa di sperare di avvicinarsi per rimandare tutti i verdetti all'ultima giornata. Anche perchè la classifica sostiene entrambe a 34, Aston Villa e Bournemouth a 31, fanalino a 21 invece il retrocesso Norwich.