Bernabeu & Champions da impazzire, Carlo V immortale: Guardiola fallisce ancora, rimonta Madrid all'ultimo respiro, Karim comanda e vola in finale

Finale da impazzire al Bernabeu. Quando sembrava stecchito, cotto e cucinato, il cuore e l'immensa storia del Madrid non tramonta, non muore mai: ribaltato il Man City, proprio in pieno recupero, la semifinale dell'anno, Re Carlo V ancora vivo, ai supplementari nel segno del destinato pallone d'oro Karim Benzema, implosione al Bernabeu e ancora una volta il Real ribalta tutti e vola in finale. Sarà Parigi, sarà Madrid - Liverpool, quella che i Reds sperano sia la rivincita del 2018. Ma che notti, quali emozioni! 

LA GARA Gara brutta, nello sviluppo tutt'altro che brillante, bella, esteticamente, come l'andata. Il Real punta De Bruyne, Carlo all'italiana chiude gli spazi. Il City gioca, al Real che deve rimontare sarebbe richiesto qualcosa in più. Ma alla fina il Man City trova la fiammata giusta, anche meritata, quella di Mahrez, che beffa sul suo palo Courtois e porta avanti il Madrid. Nel finale diverse grosse occasioni per il Man City stesso, entra bene Grealish, che però tra salvataggi sulla linea e palle fuori per un pelo non riesce a sentenziare un Madrid tutto avanti. Ma la Champions, si sa, è la terra dei sogni, quel calderone di emozioni dove storia e tradizione sbeffeggiano soldi e investimenti. E allora quando ogni speranza sembrava tramontana scattano 6 di recupero: Karim aggancia in area, spaccata per Rodrygo, che due minuti dopo si ripete su spiovente, pazzesco al Bernabeu, Man City tramortito e strada verso i supplementari. Che iniziano come sono finiti i primi 96: Karim conquista la massima punizione, rigore che trasforma con freddezza da pallone d'oro, fa 3-1 e ribalta tutto. Bernabeu impazzito, implode altresì la panchina d'Ancelotti. Il tutto per tutto del City, senza regole, nel finale: pasta perfetta per un Madrid ancora esperto, ancora vivo, dopo tutti questi anni.