Prima sogna, poi affonda: l'Atalanta crolla a Manchester, ma quanto onore!

Sterminato il sogno dell'Atalanta, ma tanto tanto onore. Dea che sogna all'Etihad, conquista addirittura il vantaggio grazie al rigore di Malinovsky. Pareggia poi subito Aguero, poi l'errore di Masiello costa il raddoppio realizzato dal dischetto dal Kun stesso. Nella ripresa Gasperini inserisce Muriel, quantomeno necessario visto l'infortunio di Zapata. Ma la musica non cambia: differenza calcistica di troppi livelli in campo, Sterling dilaga, tripletta e pallone a casa. Netti i miglioramenti di questo ragazzo in zona gol, più concreto e meno fumantino, ma è tutta la manovra del City da sottolineare.  Punteggio che sarebbe potuto essere anche più severo, ma fortunatamente i batteristi offensivi di Guardiola graziano la Dea. 

Gasperini crolla nella ripresa con la sua difesa a 3, troppo facile da fare a fette per il team di Guardiola, tecnico che stasera ha schierato in campo quasi tutti centrocampisti, addirittura Fernandinho-Rodrigo a comporre la coppia centrali. L'Atalanta resta senza punti, ma continua a godersi un sogno, quello di giocare la Champions League e portare 5000 bergamaschi a Manchester: utopia anni fa, oggi realtà pura. Guardiola il cinico ringrazia l'inesperienza atalantina e prosegue a punteggio pieno, ipotecando gli ottavi di finale. Deve essere questo l'anno giusto per lanciare l'ultimo assalto alla Champions, dopo 3 anni e passa di progetto. 

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