Reina salva Giampaolo: Milan corsaro a Marassi

GENOVA Soffrendo disperatamente il Milan batte 2-1 il Genova e torna dalla Liguria con 3 punti fondamentali che salvano la panchina di Giampaolo. Bene solo il risultato, al termine di una partita dai contenuti morali nettamente superiore a quelli tecnici. E' Pepe Reina a salvare il Milan, che nel finale para rigore a Schone e regala al gruppo rossonero un successo che riavvia il suo campionato. I risultati non arrivano ma Andreazzoli verso la riconferma: ottimo Genoa, Marassi apprezza, starà adesso a Preziosi decidere. 

CRONACA

Le scelte Duello tra due ex storici, Zapata e Piatek. Andreazzoli si gioca tutto e riparte dall'undici che ad agosto lasciava sognare in grande: 352 densissimo, davanti Pinamonti e Kouamè. Dall'altra parte Giampaolo vive addirittura notti peggiori: c'è Piatek, c'è Suso, ma al loro fianco Bonaventura. Esperienza di Biglia preferita a Bennacer, Duarte sostituisce Musacchio e Reina, che ha strigliato l'ambiente rossonero in settimana, gioca per un infortunio last minute di Donnarumma.

Solo Genoa Primo tempo di marca Grifone, e non è più una notizia. Ci si attendeva una reazione dal Milan, che non arriva. Il Genoa sa come colpire, ha ritrovato compattezza e mostra più cattiveria agonistica dei rossoneri. Rossoneri sulla falsa riga di ciò che abbiamo visto fin qui: spenti, elementari, gravemente poco determinati. Qualche conclusione di Suso e nulla di più, a differenza di un Genoa determinato e aggressivo. Alla fine il calcio premia gli sforzi del grifone che passa allo scadere del primo tempo: gran punizione liftata di Schone, papera di Reina, esplode Marassi. Genoa che potrebbe anche raddoppiare all'ultimo respiro della prima frazione, ma Romero si divora da pochi passi il colpo del 2-0. 

Cambi vincenti All'intervallo solita depressione milanista, Giampaolo smentisce le sue parole e scarica Piatek. Entrano Leao e Paqueta, una doppia mossa che cambia la partita. Squadra più legata e Leao ispiratissimo: mezzi fisici straripanti mostrati sin da subito. Gli stessi mezzi di Theo Hernandez, altro che Rodriguez: discesa dirompente, azione personale insistita a resistere alle cariche genoane fino alla linea di fondo e sorprendente sinistro forte a battere Radu. Ma è qualche minuto più tardi che cambia la partita: rossoneri ancora avanti, contrasto in area, rosso a Biraschi e calcio di rigore. Dal dischetto torna Kessiè che spegne i fischi di Marassi e porta avanti il Milan. Bravo Giampaolo, cambi azzeccati. 

Pessima gestione Ma il Milan ha il demerito di non chiuderla con l'uomo in più per ben 30 minuti. Marassi apprezza invece una squadra combattiva che non demorde e nonostante l'inferiorità numerica sfiora due volte il pareggio. Il Milan sembra aver paura, ultime settimane scottanti. Giampaolo vuol palleggiare, ma serve anche ben altro per gestire certe situazioni: esperienza, cattiveria, densità in fase di non possesso. Tutti concetti che questa squadra fin qui ha dimostrato di non possedere e Calabria commette l'ennesima ingenuità: doppio giallo e rosso, ristabilità la parità numerica per 10 minuti di fuoco nel finale. 

Riscatto Reina Assalto genoano, l'undici di Andreazzoli attacca in massa, anche con Romero e Zapata. 5 di recupero e Pandev trova il varco giusto: Kouamè entra in area, steso da Reina, calcio di rigore. Controllo Var, nonostante la caduta accentuata è penalty. Occhi tutti su Schone, possibile doppia per un pari meritato, Reina intuisce e salva il Milan. Alla fine finalmente calcioni e leadership di Biglia e Reina: è un successo tutto loro.