Tottenham, scoppia il caso Dele Alli: deludente e altalenante, contrasti con Mou, duello United-PSG?

Scoppia il caso Dele Alli. Il Tottenham sta tornando, eccome. Un grande club, grandi calciatori, reparto d'attacco straordinario e così, come in tutte le grandi squadre, tutti le star offensive adesso dovranno sudarsi un posto in campo. Tra questi chiaramente Dele Alli, che con l'arrivo di Bale e questioni tattiche, dopo due annate a più ombre che luci e per di più logorate da ripetuti infortuni e fastidi fisici, non è più titolare inamovibile. Grande prodotto e astro nascente del calcio britannico fino a due anni fa, top player in grado di stampare il suo marchio nelle gare che contano, centrocampista offensivo più che prolifico sfruttando al massimo la sua dote migliore, quella degli inserimenti senza palla. Ma senza Eriksen è tornato giocatore normale, e mentre tanti altri spiccano il volo, lui sembra rimasto nell'anonimato. Mourinho l'ha stimolato, eccome, come si evince dall'ultima serie, All or Nothing, documentario che racconta la vita dentro gli spogliatoi del Tottenham 19/20. Ma non è bastato, perchè poi non puoi esulare da aspetti tattici e prettamente tecnici, che ribadiamo vedono Alli involuto, perchè forse ha espresso tutto il suo potenziale in una squadra perfetta per le sue caratteristiche, con un centravanti come Kane in grado di aprigli qualsiasi varco e un playmaker come Eriksen in grado di pescare magicamente col suo piedino fatato ogni inserimento alle spalle dei difensori avversari. E Mou è stanco, è stanco di un atteggiamento troppo pigro in allenamento, nei passaggi, nelle incursioni, nei comportamenti dentro e fuori dal campo. Ombra di se stesso, ormai. Fatto fuori per scelta tecnica in Europa League, nemmeno in panchina ieri nella gara coi Saints, stravinta 5-2 e anche e, forse soprattutto, senza di lui. 

DIREZIONE Per questo il Tottenham adesso scruta, valuta, considera ogni opzione possibile aprendo alla possibile cessione di quello che fino a qualche anno fa era considerato tra i gioielli intoccabili. D'altronde c'è Lo Celso, c'è Lamela stesso rimasto alla base, c'è Lucas, c'è Bergwjn. Manca sì un fantasista puro, ma sulla trequarti Jose è pieno di scelte. Alli in panchina a quanto pare non sa stare, non riesce ad accettare il fatto di non esser più considerato inamovibile, vanta peso specifico importante nello spogliatoio ed un personaggio così, turbato e turbolente, scosterebbe gli equilibri di uno spogliatoio che, secondo Mou, per tornare a vincere necessita forza unita per remare tutti verso la stessa direzione, i trofei. Quei trofei per cui è tornato Gareth, per imprimere esperienza e mentalità vincente ad un club che, nonostante le radiose annate delle ere Redknapp prima e Pochettino poi, nonostante una grandiosa finale Champions 2019, in un modo o nell'altro non vince alcun trofeo dalla Carling Cup targata Ramos nel lontano, ormai amaramente lontanissimo, febbraio 2008. 

MERCATO Il Tottenham, come detto, considera tutte le opzioni. Oggi difficilmente può valere più di 40 milioni, specialmente post Covid. Calciatori così non vanno mai via in prestito, sarebbe clamoroso. Una sconfitta per tutti, per la dirigenza del Tottenham stesso. Per questo Levy sogna di venderlo a titolo definitivo e incassare bene, ma chi potrebbe fare follie del genere post Covid? A Manchester c'è un suo estimatore, storico, determinato: sir Alex Ferguson, che già anni fa consigliò a Mourinho stesso "Compra Alli, vero calciatore da United". Chissà se il nuovo corso britannico targato Solskjaer possa inserirsi nella corsa, da capire soprattutto se il Tottenham abbia voglia o meno di cederlo ad una diretta concorrente per il quarto posto. Serviranno soldoni, quelli veri. Quelli del PSG? Levy preferirebbe venderlo all'estero, per 50 milioni direbbe sì, subito, senza pensarci due volte. Occhio al City di Guardiola stesso, occhio a qualche tentativo last minute dal nostro paese, che non va escluso, assolutamente. Alli è un nome che cattura sempre il suo fascino. Il Tottenham sta cambiando, si sta evolvendo, l'escluso eccellente potrebbe esser lui, l'involuto, irascibile e turbolento Dele. Fino al 5 ottobre può succedere di tutto, davvero di tutto.