Eccolo! Timbro e marchio Bale, sigillo decisivo: Mou a 2 punti da Klopp. Depressione United: pure Arteta corsaro all'Old Trafford. Everton e Villa, altri tonfi: che Saints, sono loro la vera rivelazione! E stasera Leeds-Leicester, da leccarsi i baffi

Eccolo! Nel segno di Bale il Tottenham batte con più di qualche difficoltà 2-1 un onestissimo Brighton, venuto a Londra a vender cara la pelle, eccome. Nel segno di Gareth perchè, dopo il vantaggio targato dal solito Kane, i gabbiani pareggiano con l'audace percussione del giovane fluidificante Lamptey, prima dell'ingresso in campo del campione gallese che, a 31 anni suonati, sceglie il tempo per tagliare di testa la rocciosa difesa dei Seagulls: cross del suo amichetto madrileno Reguilon, torsione perfetta, timbro perfetto, sigillo vincente e decisivo, dei suoi. Non può avere più lo scatto di un tempo, ma il marchio resta quello di chi ha deciso finali di Champions: condizione ritrovata per un campione senza età, altri tre punti fondamentali per Jose Mourinho. Il Tottenham continua a vincere e sale a 14, seconda piazza solitaria, a sole due lunghezze dal Liverpool capolista. Adesso serve la prova del 9, quella di West Brom, prima di archiviare il capitolo autunnale e aspettare l'inverno vero, freddo, glaciale, che presenterà al Tottenham i veri e propri scontri diretti dopo la sosta in un calendario pazzesco, mozzafiato, che decreterà le vere e proprie ambizioni degli Spurs, ricostruiti al secondo anno di progetto Special One: City, Arsenal e Chelsea, in due settimane pesantissime. 

ARTETA CORSARO Ennesima prestazione desolante per uno United tremendamente discontinuo che proprio no, dopo la bella cavalcata terzo posto della scorsa stagione, non riesce a compiere il salto di qualità. Pure l'Arsenal corsaro all'Old Trafford: vince Arteta 1-0, decisivo Aubameyang dal dischetto. Solskjaer accusa Pogba (a ragione, tra l'altro), avrebbe dovuto dare di più. United doppia faccia: perfetto in Champions, nella melma desolante di metà classifica in campionato, sconfitto in casa da due dirette concorrenti come Spurs e Gunners. L'impressione è che a vincere sia stata la squadra meno peggio: buona prestazione dei Gunners, ma nulla di straordinario; d'altra parte è mancata non solo linfa, ma cattiveria e temperamento, aggressività, quella degna del vero United di Ferguson, che con malizia e determinazione ti metteva sotto e dominava l'Old Trafford, ai tempi teatro dei sogni, oggi miseramente terra di conquista per chiunque, vero e proprio teatro degli incubi. 

CERTEZZA TOON, ANCELOTTI CADE ANCORA Altra sconfitta per l'Everton di Ancelotti, altro test fallito in una trasferta ostica e tradizionalmente delicata come quella di Newcastle. Mcpies di Bruce come sempre pratici, pragmatici, compatti. Squadra vera. Squadra che conosce le sue qualità e i suoi difetti, compie il suo e porta a casa punti, come sempre. E l'Everton cade nel tranello, come a Southampton. Finisce 2-1 per il Toon, raggiante Bruce esalta Callum Wilson, colpo perfetto e altro notevole animale da Premier, da statistiche e gol sicuri: doppietta e Carletto al tappeto. Dall'altra parte Calver-Lewin segna solo nel finale, magro bottino che servirà solo a rendere meno amara la sconfitta. Dal pari col Liverpool doppia sconfitta consecutiva in trasferta per Ancelotti, che dovrà porsi interrogativi, eccome. I Toffees sembrano una squadra dall'undici titolare ben costruito e ambizioso, ma mancano ricambi e panchina. Non giocano nemmeno in Europa, niente alibi: una squadra ancelottiana non avrebbe bisogno di viaggiare sempre ai massimi giri del motore per conquistare i 3 punti, invece a quanto pare sì, quest'Everton deve ancora crescere tra astuzia e malizia, quegli ingredienti che a fine stagione, consegnandoti punti su punti su campi complicati, ti offrirebbero un cocktail prestigioso, chiaramente formato europeo. 

PERBACCO, CHE SAINTS! Quella dell'Everton non è stata la sola sconfitta da sottolineare però della domenica di ieri. Soprattutto quella dei Villans, anche per loro secondo tonfo consecutivo dopo un inizio sorprendente, a tratti esaltante, si guardi al roboante e mediatico 7-2 al Liverpool. Dopo un'ora di gioco 0-4 Saints al Villa Park, trascinati da un tiratore come Ward-Prowse, ormai certezza da Premier, con una doppia esecuzione magistrale su calcio piazzato. Nel finale il Villa prova la rimonta, ma i 3 gol arrivano troppo tardi: la partita termina quindi con un pirotecnico 3-4, confermando la bellezza di un campionato assolutamente imprevedibile, impronosticabile, spettacolare, nonostante l'assenza della sua vera magia, l'essenza, tifoserie e popoli. Saints che addirittura agganciano l'Everton in terza piazza: perbacco, che rivincita per Theo Walcott! L'unica nota tremendamente stonata dalla serata ieri in casa Saints è chiaramente l'infortunio di bomber Ings, uno dei migliori, ormai certezza e garanzia in Premier. Nelle prossime ore attesi gli esiti degli esami strumentali, si teme interessamento del legamento sinistro. 

MONDAY NIGHT Stasera sulle rive del Tamigi scontro salvezza determinante tra Fulham e West Brom, ma il piatto prelibato della casa è rappresentato dal vero e proprio Monday Night, quello il programma alle 21 ad Elland Road, un Leeds-Leicester da leccarsi i baffi.